released December 11, 2023

is not meant to be an accomplished album,
it is a system of Puccinian events in linear form, with explicit reference to the works of Giacomo Puccini, wanting to create a reservoir of useful references for all the oepratives of this project, and so that precisely it is not just a distributed and metabolized learning of Puccinian material hidden in the stylistic machine of the future composer, but an admission of the reopenability of the original material, reread in the light of the timbric and deconstructionist/reconstructionist culture of the present time, the conscious time of becoming what the conditions of memory and logical stratification allow us to "become."
Open systems, as always, those we hope for, practice, offer.
I am personally a programmatic engine of them, but I could only be one among other generative actors, among others Francesco Capanni, Enrico Gabrielli, Andrea Falsini, Niccolò Perferi, Stafan Roslmair, and all the musicians who would like to continue this Puccini adventure that will culminate in the centenary of the Tuscan composer's death with album publications and live or remote performances.
We can define these aggregates as timbral and formal collections that enter into the improvisational and interpretive logic of the live performances and recordings that we will be able to produce during 2024. Please contact us if you would like to participate in this ultramodern intertemporal Puccinian operation.

Lorenzo Brusci, Montevarchi, 11 Dicembre 2023


[dedicated to Mirta Brusci, una donna appassionata e rispettosa della vita]
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italiano:
non vuole essere un album compiuto,
è un sistema di eventi pucciniani in forma lineare, con riferimento esplicito alle opere di Giacomo Puccini, volendo creare un serbatoio di riferimenti utili per tutti gli oeprativi di questo progetto, e perché appunto non sia solo un apprendimento distribuito e metabolizzato di materiale pucciniano, nascosto nella macchina stilistica del compositore futuro, ma un'ammissione della riapribilità del materiale originale, riletto alla luce della cultura timrbica e decostruzionista/ricostruzionista del tempo presente, il tempo cosciente di farsi quello che le condizioni di memoria e stratificazione logiche ci permettono di "divenire".
Sistemi aperti, come sempre, quelli che auspichiamo, pratichiamo, che offriamo.
Ne sono personalmente un motore programmatico, ma non potrei che essere uno fra altri attori generatori, fra gli altri Francesco Capanni, Enrico Gabrielli, Andrea Falsini, Niccolò Perferi, Stafan Roslmair, e tutti i musicisti che vorranno proseguire questa avventura pucciniana che culminerà nel centenario della morte del compositore toscano con pubblicazioni di album e perfomances dal vivo o in remoto.
Possiamo definire questi aggregati come delle collezioni timbriche e formali che entrano nella logica improvvisativa e interpretativa delle perfomance live e delle registrazioni che saremo in grado di produrre durante il 2024. Contattateci se volete partecipare a questa ultramoderna operazione intertemporale pucciniana.