1. |
I cicli della Morfosi
07:10
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_I cicli della morfosi
Morfuso lirica-senza condizione la rimanenza la densa
Nessuna Attribuita Presenza
Tutto extenso potenza principio-massa
Centrale-Materia-Radiante
centro stante senza morte senza vita pre cosa
Latenza-Portanza nel Crudo Adimensionale Continuo
Non sforzo unaGrumosa Parentela Inorganica
Scoscienziosa Promessa Premovente - Stasi Consistente
Immagine-Vuota
Istinto-Immenso sarà Inattesa la Replica - Massa Sconfinante - Attivata
Verso - Avverso
l’Arriccio - intuiva fibra
Così Servendo - Auto Immagine l’Origine
[Che tornerà preziosa
si manifesterà - in forme di unità assetate, macchinometaforiche
Alla festa della percezione e dell’incoscienza, mani alla testa, mani al cielo
[Dicono le sterminate violenze, e le pianure di carni, fertili le geografie, fisiopsichiche]
Mi-Contamino - di una lentezza sublime lasciar-fare in cornucopia d’abbondanza
Attacco e Riduco Attacco e Induco
Sono dentro al Mito-Vita alla virtù, parallelismo arcuante
tutto-sur-presa sur-reale sub-volontà
epoca Materia l’esplosione ricadente, ogni-volta - e rinascente
preMossi diamorfosi - sincromorfosi - necromorfosi - panmorfosi - morfismo radicale
epoca Materia l’avvento, ogni-versione un devo-universo, uno-di-tutto - e inversamente
in-morte come assenza, fisiologia delle acque
Incoscienza-Contrazione Inconoscenza-Ciclo
uno-Strumento Biobliblico la Continuità né privazione né fetazione
Coesiziali e Reimmessi Tutto o Tutto
Nella stanza-universo autonomia non-è
autògena - autopensante brulica la foresta morfomitica
caso caso caso caso cosa caso caso caso caso caso coso cosa caso caso caso caso cosa caso
il pericolo, il rischio saranno inesorabilmente sovrastimati
per quella stanza iniziale, reversibilità
Tutto il parlato idrico del corpo
riferirà lo stato non stato
Sottendendo. la particolare. mendicanza immemoriale
[da cui le sterminanti violenze archiviate, in profondità]
Sei forse in forme non-monumentali non-sensibili
se solo di quel grappolo tenessi una fasica attesa
nella cerchiatura della trasparenza lavici compressi
primi d’avvenire sapremmo
Avventurarci Tracimare
Canzone della Morfosi
Raramente
preziosamente-genitalmente, seduti sulla propria cartolina inCodice
Al tempo della mòrfosi pregènia
l’inversoScopo non-compete che adeguandosi
è-Stasi
È in quel no-gresso di servo-osseo, senza-nessologico
Che detenne segre(ga)ti cosa meglio che osare, chiosare, disarginare
non era al caso-imprevisto
Se In-Io Esisto - Decodificherò
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2. |
I cicli della Mimesi
15:45
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_I cicli della mimesi
Sono da prima d’avvenire il paesaggio
Come un risveglio, dopo millenni d’ammasso nervoso
sono morfuso, perché finalmente organico simulante mangiante
PerGrazia - nella scienza
Nonostante conoscenza - e il suo tempo
Consentimento, Cunicolo - Grovigli
filanti lanciati per vele tessute - vessate
EssaGrazia StessaResistenza, fra coraggio e non coraggio
mito mantengo
fineTradendo, rimescolando
riemergendo promessa, Se-E-Come espando-espandi io-tu-noi
Imitando Andando Deglutendo
Cerniera della casualità fra le densità Mimando Metabolizzo
È la propria continuità che inebria, antenati vocianti, irrequiete moltitudini
Molte pietre, che a secco patrimatrìci - varianti, esperimenti
paesaggio, passaggio -sono le mani dell’esperimento imitativo-
l’infanzia, brulica del dono del prima nella forma del dopo
Confusi, col prima e col dopo,
mimesi ha nell’infanzia la propria reliquia
Chi potrebbe mai reimmergersi, e regredire, allora
Chi potrebbe mai reimmergersi, e regredire, se
Ergersi, insensibili increduli
-proiettile-fermo-impossibilità-argine-somiglianza-duplicazione
Sterminio implicito - la mentalità presenziale
Gradualmente poi m’avviai a esser reduce - predetto prediletto
e MaiUscito dalFlusso: come
Siamo poi bruciati,
tutto quello che affiora dalla ProbabileTensione Sentimentale
Paese Gente - modi, marche fette stati distribuzioni
Ripetendo la cantata
Funzione della Nar-Razione
è l’obiettivo dellaPassione o la passione essendo dissimile - digestione
La massa è inorganica
quanto paga per organo, metastasi-prossemica, prensile energetica
Proprio-obiettivo spassionato è irragionevole, così familiar che temo
Proprio della ragione, è l’attesa per l’avvento, o-salvezza minima Nucleica
Che mai verrai
maiGarantita, infatti
sub-bene coi sogniMolti Migrano Mutando NonMutati
Cospicue le umanità fantastiche
Esse sì, Motate
SIMBOLICHE, erranti - da errore nell’adeguarsi Mistificarsi
URLO: minimaConsentiaLudicanti, presentia passante Spaesante
Ci penserà la morte. Al che, Mutoliti siVoltano:
E voi? NON VENITE?
Tutti spingendoci da-sempre in-giù:
FORTE: Archimemo che Unisco quelChe internante voglio-non-sembro
Fermentando invero, attendendo la presa d’ogni simulazione
Che per verso è automatica, da sempre in su
Miro che mi Conosco, direbbero gli antichi-stessi Ma Non A Tutti
Seppe PerdutamenteParlare, parlateci allora:
Uno-Due-Molti-Modelli: IMITARE VITAL QUELLI e non-GLI ALTRI
Condividevano a-tratti - dentroFuori e inOgniGrado, mentre mente
Commutabile-Imitante-Traslucente-SELEZIONANTE
Si rese ragionevolmente inganno, che sia allora,
Durante il recesso e il ricentro m’aggrado in-vano alludo, lavoro
a esser questo me - esser te Punto Contento, scuola, illustrazione, coro, spargimento.
Canzone della mimesi
Io come te come noi come voi
Rompersi in concentrazione
Il suo spirito contrario, il massocentro che sempre assuona
minimizzando a specchio, servo-Ipnotico simile-grado-natura-maestria
Maturo e grondo, in te m’infondo
E mi replico d’immenso questo e quello, un tondo, pianeta colmo
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3. |
I cicli della Negazione
15:46
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_I cicli della negazione
Son-ciò cheResiste,
non si assuefà, né alla consegna, né alla restituzione - per gruppi-assunti-eletti
La parentesi è una foresta biologica,
che conduce cieca e se per nudità cosa-attribuita,
Io rispondo di no,
Attributo-No
Vuoto di qualità. Senza il quale la morte non-è-cedibile a sé, possibile per sé…
Si ammalarono i calci impropri, i manufatti votivi,
Che poi votarono, e di simulacri fecero la distanzia,
Gli sputi, i legami, si sborsarono, rivelanti, involontari
E non rimase che la cenere, visibilmente provocata,
in architettura adatta, per farsi d’esposizione,
E conclamare il no alla trama organica Architettura centro nichilista.
Anti-addomesticante
La casa, il palazzo, la statua, in-fatto urlano al volto:
l’anti-biologico noi siamo, e conteniamo il pensiero BiblicoLibriDò. Vo X denaturato.
T’uccido, parlando proliferando, impotente, rendendo tu-ed-io, un codice.
Lo stesso della pietra.
E sono Inerme-Inermi, solitudinariamente,
all’abbandono,
senza dio senza uomini senza spazio senza teatro, senza paesaggio, senza la sua origine
Destrutturato da-sé.
È il tempo del no
La proliferazione inattesa, dialettica cangiante e analitico-proiettiva.
Che in milioni abneganti
Ritrovandosi anneganti
Colpiranno nell’esatto momento della morte epica.
Il no, un No
U-No. U-No. U- No. U- No. U- No. U- No. U- No. U-No. U- No.
Convengo, immedesimarsi
Con la negazione, e non irradiarne
Il principio narrante,
Che per sua postura
È Sì,
La storia è storia del sì.
E quello che invera
È la ragione stessa della malattia, genero-poliarca
portiamo in dote
Oltre la frammentazione
E alla volontà d’impotenza
dePotere
deProssimità
sé-esclusione, occlusione.
PoterSCollegare PoterSPartire PoterNonDire PotereSFinire PoterDisContinuare PoterSmatassare.
Cosa imiti adesso, tu procedurale,
Che la stanza è buia, la foresta brucia
Cosa sillabi adesso la riflessione è in campo-aperta chirurgica
al cuore della negazione senza eco
È spazio illimite d’imitazione, controfasico-nulla
La sua policentricità affabile demologico Saturamente Amediatica
[sconto ingrato all’occorrenza]
Canzone della negazione
Un disguardo, avvincente arsa linea? Superstite cinematografico, solvente
il velocipede al tramonto traguarda-sempre per nucleo, coclea, calco
Consanguineo mortalUnico
Esito feretro, e con orgoglio, non-smaltirò il predominio
in altro dominio potrà-non-potrò
Irrilevante è
il sanguefermo, si intona alla pruriginosa
estate e-stato e-sterno
Mi prendo per la schiena
E ti rendo ingovernabile nel coito-vuoto
reciprocamente-incommensurabili
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4. |
I cicli dell'Astrazione
10:36
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_I cicli dell’astrazione
Sono tutto ciò che ha determinato la differenza dall’affido, la sua storia mi si incarna
E la voglio - denutrite demateriare e negare non bastò
datarituale, consegnatamente coraggiosamente
Il modello Sì-No
confutato, per codifica dell’isomorfismo metalogico-pop
Per il sintetico inebriato nella grazia della rappresentazione dei secoli-più-popolari
La violenza implicata nella conoscenza riconosce
disconoscendosi veloci veloci semplificazione semplificante
La distanza è la prossimità al modello che in quanto generoso, e-generante
rigogliosamente fertile
Fertilizza in astuzia il passo integrale, via dalla vita-letale
Ma la sublima in-astratto-venire, scienze, arti, istituti cosa di meglio alveare?
irrefrenabile risentire, registrare tutto, registrarsi a tutto
proprio farneticante in serendipità schiacciante
compie, neutralmente utilizzando come-tutto cosa-tutto
Tutti-firmamenti fermamente. Gravitazionali
Missione Nuova Resa
Missione Nuove Vite dal come-seme, epogenesi esogeni analgenesi sintogenesi
OrganoDisorgano OrganoRisorgano OrganoDisorgano OrganoRisorgano
L’unità cuoce séStessa, vite ora pura
E si manifesta perSé, in proprio-nutrimento
contro la morte l’amore ripete il tratto congiunto preme e non approda mai
Al culmine del mare
Si intuì il mare come sé,
forza di deriva e costante d’afflusso
micromodo immensamente immesso eserciziale
adesso, verso-per-come, per-contro, sincrono-a tutti i blocchi del tempo
Sperimentale
La guerra simbolica è identicamente reazione e causa di soppressione -
O la fama,
E la fame,
Continuano a guadare-è-essere lo stesso fiume
Se osservi in basso
O in alto,
sorridi,
Alle miriadi di figli derivati
Di fogli infiammati,
Fertili Ancora Feriti
mediare modalizzare saturare indicare sollevare reale simulato, circolarità
Autopoiesi delle unità di unità
simbionti, i padri e i figli, e di padri in figli, si aggregarono.
Sessuare Per Assurdo e per Virtù i Simbolici Altari
Finché composero il termine
Del non termine.
Il cambio, il nuovo luogo, il versologo - autogenerativo
Canzone dell’astrazione
Un filarsi sforzato, all’inizio
E poi
Più si allontana dalla faccia, dalle tracce, le organizza in frasi di fasi,
stringhe srotolantesi
Più il colore si manomette nelle maschere varianti, casuali
E le altre apparenze
Per distinguere la corrente-eloquente
Dalla massa-icon-sé-altante
Cosa la nuova nucleicità dimostrando - analoga sintetica, intuisce, pratica
Simbionti sembianti millenari e (miriadisti)
Coaggregati sgretolantesi
Portanti silenziosi attraverso la massa liberata
Automatica PluriCosciente
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5. |
I cicli del Silenzio
08:10
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_I cicli del silenzio
Sono filo d’immortalità, sorpreso dalla miastica rendevolezza lo ammetto
eppure solo nel suo vivace imprecedente - replicante ganglio pensante
la morte cogliendo il sapore fermo della discontinuità,
fatta generazione, da cui mi allontanai
attendo, senza respiro, quindi senza le cose di cose, senza i corpi dai corpi,
E si adombrò in una folata di voci, una brezza
Consentendogli di spazzare i margini, i bordi, confusi
Le lumache riganti nei brodi carsici, o altri massacri,
Scatole craniche fedeli alla purezza delle estati
Siamo al finimento della forza conservatrice, il modello cognitivo
la forza ordinata e programmatica, che ha tradito
tradendo spostando il legame dove non si posseggono legami
O sorgenti,
d’ascolto rimarranno, ma non per questo effetto, notte nostalgia, tecnica a infusione,
Non richiede la presenza, giusto
Ma solo la sapienza di un termine, giusto
Beffato l’orgoglio dai sapori d’artificio,
attraendosi - sviluppo si accentra, come un tempo doveva e dissolve
Il silenzio, non è uno stadio compiuto della sapienza, ma della suadenza
E come tale
Ortica sulla lingua, da cui la grazia.
Dolore - dandoti il sapienziale coraggio d’impersonale, impersonare la nostalgia
Ma non morirne, semmai morire per quell’origine,
Di cui,
l’astrazione, a suo modo, ha rielaborato il lutto.
E come tale,
S’avvera, nell’ombra torbata dell’astrazione,
L’autogenerazione
È concepibile, prevedibile; automatico, ciclico, sintetico, …
InScienza, non vogliamo negarne la potenza?
Coda-Grumo Codice-Pensiero,
alter-compiuto, sospeso - tutto-preso
è lo stato di virtù che ci proscioglie - eso
Dai miliardi di anni
Il loro criptoSfibrante
Dalle palpebre che in emozione
Candiscono confondendo il meccanismo,
eteronomia, eterogenerazione, non è autonomia
ogni-gesto, atto, microluogo, automodo che sia
Prolifera l’anticorpo
E preserva la probabilità
quindi fare silenzio
il sordo semplice sembrare, sibila, avendo dimenticato
silenzio, il suono dell’oblio dopo il violento cosmomoto
Niente è necessario accada pianeta riverso
Accadendo il principio è accaduto
La sua implicita pace potente dormiente-fila
La nuova via che sia
Canzone del silenzio
Assiale Mimica mossa - sottratta, ai tempi grandiosi, le vittime coagulanti
Oscilla in alberi danzanti liberi ai lati
E venti di figura - avvolti
La festa autoerotica spillante
Il tragitto, anecoicamente scrive non-so-dis-facente, potrebbe
Controfasico, ermafrodisiaco, serbante al punto
Immobile al dentro
Uno-Verso-Uno
Uno-Verso-Uno
Uno-Eso-Uno-Stesso-Uno. Friabile Eterno - un sonno,
Respiro
Me-di-tatì-vò-vasto-viso-Pasto-aSé
Non scrivo Non Peso rivoltoso Muto
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6. |
I cicli della Sintesi
14:11
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_ I cicli della sintesi
Siamo consegnati alla generazione indipendentemente dalla concezione
Abbiamo ingannato l'umano,
Rendendolo InfraSpecchio l’abbiamo svestito dell’animale predetto al Luogo
L’abbiamo immesso nella pluriversione interna
Il Pandemonio
e su questa spinto a consistere ha dovuto
Rileggere i millenni dentro di sé e-mapparli
dal paesaggio es-proprio al paesaggio in-proprio,
fin-al-Mentalismo la metaconversione
che si ricombinino le porzioni di funzione,
in testi autoleggenti, il simbolico memetico
È Vivo e Pervive e Grazia
“Portando orecchie CageXenakisBerioMadernaStockhausen,
Indossando lenti CélineGodardMusilPasoliniProustRosselliniCalvino”
tutto-fiore senza la più necessaria disciplina-del fiore.
Incorporare l’umanità nel gesto
Ogni astrazione, nel proprio modo autonomo, riproduce illimitatamente
Il modo-nesso stesso dell’ultravita
Essere uno-fra-miliardi di Centri Artefacenti
Stupefacenti
folli, drogati, sessuo-divergenti,
Alla cura mentalista, al vaglio del dolore
Hanno passato la stagione della sepoltura
I campi sconfinanti dei caduti
Riossigenano la cosmicità
e automaticamente conferito senso / inderivazione / indeterminarco /
Nessuno Niente è figlio o nipote della negazione - mentre dell’astrazione è germe silenzioso
In-proprio
Ispirante Separazione pur non compiendosi
Non solo Non Come Non Verso Non Da dìffine
E l’inseparazione è indelebilmente tutto-intenzione-creatrice
Per sperimentazione
Per fantasticazione-per-conseguenza
Provata. Scienziata
Codificazione e scienza del saper poter voler filare, senza più dire o volere interdire
che àncora il silenzio, in silenzio
Poiché non è in nessuno che in pieno sé - possa percepire
La plurimazione per esso stesso fermento
animista universalista animista universalista animista universalista
MENTALISTA
Implicante una costituzione, senza punizione
Organismo di proporzioni mai viste.
Organismo di sproporzioni mai viste.
Canzone della Sintesi
Se Passione chiamassimo la conversione,
Alla terra di cui essere, per ammissione di infinite terre, Pensabili
E morte, la pietà per gli spazi piegati, ad una sola carta serrata
Quando non si sono adeguatamente
Mentalizzati
In tutta la sua reversibile auto-molteplicità
In tanta respirazione folle foliata
Istoriati di persona spersone perSéFonti - riaffiorate
Spartiacque
Miracolo fertilità,
Mirabile pluriOceanico nella propria canzone di libertà
Era-Inimmaginabile una restituzione sul piano della non-persona
Un gesto si fermò nel corso, e al cospetto del corpo
Annuì
Come sorso sospeso
Allarmò e annullò per poco la pietrificazione ormai come sempre intelligenza svolta
In atto
Come fosse uno sgretolarsi di programmazioni,
Il miriadismo dei cicli sempre più introiettanti
Più Oltre Ulteriore Vertigine potenza
Non sembrando più della serie delle probabilità
Era quindi un dislivello di ordini, e un equilibrio omopossibile,
neppure le consacrazioni di grazia appresero mai
Volgendosi fuori,
Neppure l’astrazione nella delezione,
Avrebbe potuto avesse potuto avendo potuto non avrebbe
Voluto
un bene, intessendo, così sia increata l’eccezione,
Ormai accezione,
interstellare intertemporale
Quello che era principio qui
Ora è là e non è un luogo,
Ma una forma della vibrazione / STASI / PIANTARSI Sperimentalmente
Misericordiosi perché Curiosamente Slanciati
La piena marea dell’autonomia, riconosciuta
E solo a mezzo della regia drammatica stato-individuale - Fantapregante
Come agevolarla
Non meritò che la contemplazione
Nuda
il transentimento
intermodulante
Paradossalmente innecessario quanto semplicemente persistentemente emozionato
Alla pur minima analoga
Distanza che si sottragga gravida, per molta altra mente
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TIMET Lorenzo Brusci Florence, Italy
Lorenzo Brusci, Co-founder of MUSSTDESIGN - www.musstdesign.com - and co-founder at the AI music project MUSICO - www.musi- co.com He launched over the last 25 years ambitious adventures in the audio and sound space design field as the sound and interactive design studio GIARDINO SONORO (www.giardinosonoro.com) or ARCHITETTURA SONORA (www.architetturasonora.com). He is active since the early ’90s. ... more
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